08/02/15
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Ufo miliardari nei cieli cinesi
Traffico in tilt per i "voli fantasma" dei super-ricchi. Sfrecciano con gli aerei privati e pagano le multe
ILARIA MARIA SALA

HONG KONG
Misteriosi oggetti volanti
solcano i cieli cinesi, ritardando e deviando voli e facendo perfino
chiudere aeroporti. I controllori aerei in diverse località cinesi hanno
più volte lanciato l’allarme: oggetto volante non identificato. E gli
aeroporti in questione sono stati chiusi per più di un’ora. Ma per
quanto la Cina sia uno dei Paesi al mondo maggiormente entusiasti
all’idea dell’esistenza degli alieni, guardando più da vicino il
problema si scopre che l’allarme non è dato dall’arrivo improvviso di
creature dallo spazio, bensì da voli illegali compiuti senza preavviso
da jet privati ed elicotteri: ultimo capriccio dei superricchi cinesi,
che preferiscono pagare l’eventuale multa (che va dagli 800 euro circa
fino a un massimo di novemila) che non dover sottostare a lungaggini
burocratiche e prenotazioni del corridoio aereo.

L’undici
settembre scorso, l’aeroporto di Baotou, nella Mongolia Interna, è stato
chiuso per più di un’ora – il dodicesimo avvistamento di un Ufo da
parte dei controllori aerei da giugno, in varie aree della Cina interna e
costiera. Anche città importanti come Shanghai si sono viste chiudere
entrambi gli aeroporti – Hongqiao e Pudong – dopo che un elicottero
privato aveva reputato opportuno farsi un bel volo senza avvertire
nessuno. Gli aneddoti riportati dalla stampa cinese sono numerosi: Liu
Boquan, cantonese, si è avventurato in cielo con il suo elicottero
privato dopo aver visto due ladri scippare un passante, e non essere
riuscito ad acchiapparli rincorrendoli con la sua Porsche.

Così,
ha preso l’elicottero (che, specifica il Quotidiano del Sud , di
Guangzhou, Liu utilizza «per mandare a scuola il figlio quando la città è
bloccata dal traffico») e si è lanciato all’inseguimento in stile
hollywoodiano, dato che uno dei due ladri si era nascosto in uno stagno.
Nella fretta, Liu non si è premurato di avvertire i controllori di
volo, ma poco importa: la città di Dongguan, dove tutto ciò è avvenuto,
gli ha conferito un premio al coraggio, chiudendo un occhio sul volo
illegale. Poi c’è la proprietaria di un bar vicino a Xiamen, nel Fujian,
che racconta che ha ottenuto la licenza di volo grazie al suocero che
era nell’aviazione militare prima della pensione, ma che se non facesse
voli illegali sarebbe «impossibile volare» a causa dell’eccessiva
burocrazia. I voli clandestini sono chiamati «voli neri», e sono stati
definiti dal South China Morning Post , di Hong Kong, come un «segreto
pubblico» fra i piloti nazionali.

Il problema sarebbe di natura
burocratica e militare: in Cina infatti lo spazio aereo è riservato a
voli militari o commerciali, e per poter compiere un volo privato
bisogna fare domanda sette giorni prima per un solo volo, e ottenere
l’autorizzazione. Per cui, chi ha a possibilità di volare privatamente
ormai decide di volare prima, e vedersela con la legge poi. Così, si
moltiplicano i voli - in particolare in elicottero - privi di
autorizzazione e a bassa quota, in modo da non essere reperiti dai
radar. Tutti, sia i nuovi miliardari che i produttori di elicotteri e
aerei da diporto, si lamentano che la regolamentazione cinese sia
eccessiva e fuori passo rispetto alle «nuove esigenze dei ricchi». In
realtà, il settore aerospaziale è in piena espansione, e uno di quelli
su cui punta il governo per passare a un’economia trainata dall’alta
tecnologia invece che dai prodotti a basso costo.

Proprio oggi
apre i battenti lo Zhuhai Airshow China, il più importante salone
dell’aerospazio in Cina, che metterà in vetrina velivoli di tutte le
dimensioni, compresi quelli appetibili dalla classe imprenditoriale
emergente. Ma un altro miliardario, il cinquantaduenne Zhu Songbin, di
Wenzhou (regione del Zhejiang), dopo aver ricevuto una multa per «voli
neri», si è lamentato con il settimanale Xinmin in un’intervista
raccontando che ben due dei suoi velivoli sportivi non hanno ottenuto la
licenza dalle autorità. Ha detto a Xinmin : «Le autorità hanno
rifiutato di registrare i miei due elicotteri, e non ho potuto essere
accolto in un parcheggio per aerei preesistente, né ricevere il permesso
per costruire un parcheggio personale. Mi condannano a volare
illegalmente». I passeggeri che possono permettersi solo un biglietto di
linea sono invece condannati a ritardi sempre maggiori agli aeroporti
cinesi, fra congestione del traffico aereo e nuovi ricchi volanti - che i
controllori di volo continuano a dover descrivere come «oggetti volanti
non identificati»: Ufo.

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